Situato a pochi passi da Verona e ancor di più al lago di Garda, è indubbiamente uno dei luoghi più suggestivi tra quelli dedicati alla Vergine, che merita di essere visitato almeno una volta nella vita. E in verità, posto com’è a strapiombo sulla valle dell’Adige, a metà della parete verticale rocciosa a 774 m. di altitudine, è il più ardito dei Santuari d’Italia. Conosciuto inizialmente come Santuario della Madonna del Baldo, venne poi chiamato "della Corona" per la forma delle rocce che lo circondano.
Il luogo fu in origine sede di eremiti e più precisamente di monaci che vi si trasferirono dal Monastero di S. Zeno di Verona. A quel tempo il sito poteva essere raggiunto solo tramite un sentiero stretto e pericoloso attraverso le rocce. La bellezza e la pace del luogo cominciarono ad attirare sempre più persone, tanto che nel 13° secolo si avvertì la necessità di costruire un piccolo monastero con una cappella dedicata alla Madonna del Monte Baldo nel luogo dove oggi sorge il santuario.
Secondo una leggenda del luogo, nel 1522 una scultura lignea della Madonna della Corona venne miracolosamente trasportata qui dall'isola di Rodi dagli angeli e la cappella venne immediatamente sostituita con la costruzione di una chiesa più grande e da un ponte di legno.
Nel 1625 divenne Santuario e la difficile accessibilità del luogo lo mantenne pressoché intatto fino al 20° secolo. Nel 1899 venne costruita la facciata attuale. Demolizione e ricostruzione del Santuario vennero effettuati dal 1975 al 1978. Nel luglio del 1982 al Santuario venne attribuito il titolo “basilica minore” da Papa Giovanni Paolo II.
All'interno del Santuario una riproduzione della famosa Scala Santa, collocata a Roma vicino alla Basilica di San Giovanni in Laterano e che secondo la tradizione fu la stessa usata da Gesù durante il giorno della sua crocifissione.